Per i supporti protesici, occhiali e lenti a contatto, necessari per i pazienti colpiti da cataratta congenita, è prevista una copertura economica a carico del sistema sanitario nazionale.
La prassi è la seguente:
- A) innanzitutto scegliere l’ottico dove ordinare la lente o gli occhiali, con una condizione fondamentale: l’ottico deve essere convenzionato con la ASL territoriale. La procedura infatti può riguardare solo questa tipologia di ottici.
- B) individuato l’ottico, occorre presentare la prescrizione della lente da parte dell’oculista.
In particolare, dell’oculista che vi segue nei vari controlli in ospedale , infatti sono loro ad essere in possesso della modulistica da utilizzare e da presentare all’ASL
Di seguito un esempio di prescrizione di una lente a contatto.
MODULO1
- C) al di là dei dati anagrafici , dell’indicazione della patologia e dell’eventuale piano terapeutico, la parte più importante è quella del presidio, di cui va indicato il quantitativo (n.) ed il codice. Questi ultimi dati si ricavano dal c.d. “nomenclatore tariffario”, una sorta di lista della spesa dove per ogni supporto protesico è indicato un codice ed anche il relativo costo. Il nomenclatore è allegato al Decreto Ministeriale n° 332 del 27/08/1999 ed è composto di tre parti: la prima riguarda i dispositivi protesici costruiti su misura e quelli di serie il cui utilizzo comporta una personalizzazione che deve essere effettuata da un tecnico abilitato e su prestazione medica; la seconda parte contiene l’elenco dei dispositivi di serie; la terza elenca i dispositivi acquistati dalle ASL ed assegnati in uso agli utenti. Ecco il link al nomenclatore: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1312_listaFile_itemName_0_file.pdf
Per quello che ci riguarda, il codice è 21.03.09.045 (“lente al silicone solo per afachia da cataratta congenita o traumatica mono o bilaterale”). Il costo viene indicato in €uro 139,44. Mentre la lente per occhiale dovrebbe essere la “lente per afachia o ingrandente in plastica per ipovedenti con codice 21.03.03….” (gli ultimi numeri dipendono da tipo di lente scelta);
- D) una volta in possesso della prescrizione, ci si deve recare presso l’Ufficio Protesi della nostra ASL per la consegna della stessa; solitamente non vengono richiesti né copie documenti personali né altro, nei casi in cui presentiamo una prescrizione dopo averne già presentate altre può essere utile allegare un’autocertificazione dove si specifica il motivo di una nuova richiesta, ad esempio come questa:MODULO2
- E) consegnata la prescrizione, si attende il responso che potrebbe giungere entro alcune settimane. In caso di risposta positiva, si riceve un documento, di solito in triplice copia, simile al seguente:
MODULO3
- F) a questo punto va fatto il collaudo della protesi. E’ possibile infatti notare nell’ultimo documento una parte relativa proprio a questa voce. Il collaudo spetta alla stessa struttura che ha fatto la prescrizione, dunque in sostanza l’oculista controlla che la lente sia giusta. Dunque l’ottico deve aver già ordinato e ricevuto la lente o l’occhiale che vi deve consegnare affinché l’oculista possa valutarne l’adeguatezza. Se il collaudo è positivo, il medico sottoscrive tutte e tre le copie del suddetto documento e le riconsegna. Si sottolinea una nota nel documento: che il collaudo della lente debba avvenire entro il ventesimo giorno dal ricevimento della stessa;
- G) Dopo il collaudo, con le tre copie sottoscritte dal medico oculista e già autorizzate dalla ASL, non resta che consegnarne due all’ottico che provvederà in prima persona a seguire la procedura per il rimborso della lente da parte dell’ASL.
Come spesso accade, anche in questo caso sono presenti tante disomogeneità di trattamento a livello territoriale: ci sono ASL che quanti ausili richiedi e tanti ne passano, altre che si limitano ad uno ogni tanto, altre uno solo l’anno. Questo può dipendere da una questione economica che a sua volta rimanda a dettami regionali in fatto di contenimento costi ma anche a questioni d’ignoranza, non sapendo che questo tipo di ausili, come alcune lenti non possono avere una durata oltre i 3-4 mesi e dunque necessitano di almeno 2-3 ricambi l’anno. Senza contare, che di lenti è bene averne sempre almeno due a disposizione, in caso se ne perda una.
Anche su questo fronte vorremmo lottare come Associazione per ottenere di più.