Con il prossimo mese di Aprile viene data per certa la pubblicazione dei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e di conseguenza anche del nuovo Nomenclatore Tariffario, ad oggi fermo addirittura al 1999. Ricordiamo che Il Nomenclatore Tariffario è il documento emanato e periodicamente aggiornato (verrebbe da dire, molto periodicamente…) dal Ministero della Salute che stabilisce la tipologia e le modalità di fornitura di protesi e ausili a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Dunque se una persona con disabilità ha necessità di ricevere un ausilio per la sua vita quotidiana, può farne richiesta alla sua ASL per ricevere lo in comodato gratuito.
Lo scorso Giugno 2023 il Ministero della Salute emanò un decreto (poi pubblicato ad Agosto), noto come Decreto Tariffe, che recepiva l’aggiornamento dei LEA del 2017 con l’obiettivo di aggiornare le tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, fermi, rispettivamente, al 1996 e, come detto sopra, al 1999 e definire le tariffe per le nuove prestazioni introdotte con i LEA appunto del 2017 in modo che siano erogate in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.
“Ma”. Come spesso accade in Italia, bisogna poi proseguire con un “ma”. Perchè negli ultimi tempi il Parlamento ha più volte sollecitato il Governo per una serie di prestazioni non presenti nei LEA ponendo l’accento anche sul grave ritardo nel rinnovo della stessa Commissione Lea e dunque proponendo un’ulteriore proroga circa l’aggiornamento degli stessi.
Lo scorso 1 marzo è stata presentata un’interrogazione parlamentare riguardante l’entrata in vigore del nomenclatore tariffario, sottolineando che “quello degli ausili e delle protesi attualmente in vigore è quello stabilito dal decreto ministeriale n. 332 del 1999; il documento risulta obsoleto rispetto alla naturale innovazione del settore sotto più profili: il riconoscimento di un maggiore numero di malattie da parte del Servizio Sanitario Nazionale; l’utilizzo di materiali più leggeri, resistenti e performanti; le indicazioni dei prezzi nel tariffario che non rappresentano i reali costi di produzione poiché non aggiornati alla realtà attuale”.
Per quello che più direttamente riguarda la cataratta congenita, indiscrezioni dicono che a livello di occhiali la situazione non dovrebbe cambiare più di tanto. Il vero cambiamento purtroppo sarà per le LAC, in quanto prima era previsto un rimborso per circa 140 euro mentre ora sembra che sarà ridotto a circa la metà, 78 euro. Saranno le Regioni a decidere le quantità di forniture possibili in un anno. Altri tagli considerevoli sembrano previsti anche per gli occhiali per ipovisione, anche se per i nostri bimbi in questo caso l’incidenza sarebbe relativa.
Dunque in attesa dell’ufficialità, le notizie non sembrano purtroppo incoraggianti. Dal canto nostro seguiremo l’evolversi della situazione e torneremo in argomento non appena avverrà la pubblicazione ufficiale.